Corte Israele respinge appello della famiglia Rachel Corrie

Un tribunale israeliano ha oggi respinto la richiesta di indennizzo presentata dai genitori di Rachel Corrie, l’attivista americana del International solidarity movement che il 16 marzo 2003 rimase uccisa schiacciata da una ruspa militare israeliana nel tentativo di fermare la distruzione di una casa.
Il giudice ha stabilito che non c’e’ stata negligenza da parte del conduttore della ruspa che, ha notato, si trovava esposto al fuoco palestinese e che la morte di Rachel è stata un’incidente.

Fonti: Ansa

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Gaza: raid israeliani causano 15 morti. Ucciso il capo militare di Hamas Ahmad al Jabari

E’ un vero e proprio genocidio quello che si sta consumando in questi giorni nella Striscia di Gaza, dove morte, distruzione e devastazione sembrano all’ordine del giorno. Dove il terrore non risparmia uomo, donna o bambino.
Il numero di morti salito a 15 continua ad aumentare e la situazione nella Striscia non fa presagire nulla di buono.
I raid israeliani hanno cercato di attaccare anche le centrali elettriche, affinché il black-out renda impossibile la vita dei palestinesi tenuti sotto attacco. La popolazione civile vittima della politica sionista versa in condizioni critiche ormai da qualche mese, vista l’efferatezza con cui Israele sta portando avanti un celato progetto di “eliminazione”.
L’uccisione del capo militare di Hamas, Ahmad al Jabari, ucciso mentre si trovava nella sua auto da un razzo israeliano, ha alzato il livello di tensione e il gruppo estremista e ala militare che difende l’autodeterminazione del popolo palestinese ha risposto e causato la morte di 3 persone.
La comunità internazionale sembra non interessarsi adeguatamente alla questione isreaelo-palestinese e a denunciare la critica situazione della Striscia ci pensa il presidente egizioano Morsi, che afferma: “l’ Egitto è accanto al popolo palestinese per mettere fine all’aggressione israeliana su Gaza. L’aggressione israeliana nella Striscia è inaccettabile e porta solo instabilità nella regione”.

Gli attivisti umanitari che quotidianamente vivono la realtà palestinese, e non solo, sulla Striscia di Gaza hanno lanciato un appello per non lasciare sola la Striscia e per diffondere aggiornamenti circa la situazione: “Siamo un gruppo di internazionali che vivono nella Striscia di Gaza e lavorano negli ambiti del giornalismo, dei diritti umani, dell’educazione, dell’agricoltura. Cerchiamo di difendere e promuovere i diritti della popolazione civile palestinese di fronte all’occupazione israeliana e alle operazioni militari. Oltre ad essere noi stessi testimoni oculari, raccogliamo informazioni dalle nostre reti personali in tutta la Striscia di Gaza, dai media locali, dal personale medico e dalle ONG internazionali presenti a Gaza”.

Fonti: Giornale Il Referendum

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Corso di Arabo

Corso di Arabo

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E’ con estremo rammarico e tristezza che apprendiamo dell’uccisione dell’ambasciatore americano in Libia, Chris Stevens. Come associazione “Pari Pari Opportunità E Sviluppo e come umani condanniamo qualsiasi gesto di violenza. In egual modo esprimiamo profonda delusione e amarezza per la provocazione del trailer blasfemo ed islamofobo “Innocence of Muslims”, il quale non aveva altro scopo se non quello di provocare e istigare all’odio religioso.

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Raid israeliani su Gaza

Ieri, il 6 settembre l’aviazione e l’artiglieria israeliana hanno aperto il fuoco contro la Striscia di Gaza, provocando la morte di tre palestinesi, gli uomini sono stati colpiti mentre viaggiavano su un’auto al confine con il territorio israeliano.
I morti sono : Khaled al-Qarm, Zakariya al-Jamal e Khalil al-Jarbah, membri delle brigate al-Quds.

Fonti: Infopal

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Siria: venerdì di sangue

A Beirut scontri tra ribelli e forze governative e bombardamenti sui civili innocenti. Anche nella capitale, il venerdì si è tinto di rosso sangue per merito di un’autobomba esplosa nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia e al ministero dell’Informazione.
Secondo l’Ondus, in tutta la Siria almeno 49 civili, tra i quali 9 bambini, sono stati uccisi oggi, oltre a 13 ribelli, tre militari disertori e 19 soldati governativi in combattimenti nelle province di Damasco, Aleppo, Dayr az Zor, Idlib e Homs. Altri scontri sono segnalati nel quartiere di Tadamon nella capitale, e nuovi bombardamenti su Aleppo.

Fonti: Ansa

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Coloni israeliani incendiano uliveti palestinesi a Nabi Saleh

Qualche giorno fa, a Nabi Saleh, alcuni coloni israeliani estremisti sono penetrati nel villaggio e alla stregua di orde barbariche hanno devastato gli uliveti di proprietà palestinese, sradicando e distruggendo tutto ciò che gli si presentava dinanzi.
L’ufficio stampa del Movimento di resistenza popolare del villaggio, dichiara che i sopracitati coloni hanno atteso che i palestinesi si allontanassero dal campo per poter effettuare la rottura del digiuno, prima di compiere la loro opera di distruzione.

Fonti: infopal

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I detenuti palestinesi chiedono giustizia e libertà

Fame e sete, condizioni di vita disumane, violenze psicologiche e carnali, isolamento perpetuo, percosse e maltrattamenti, situazioni opprimenti e celle prive delle minime condizioni igienico sanitario. Non è un film dell’orrore o il romanzo di Stephen King fresco di stampa che tutti si precipiteranno ad acquistare. E’ la realtà, la concreta e macabra situazione dei prigionieri palestinesi, detenuti illegittimamente dallo Stato d’Israele, che da bravo Golia stringe in una ferra morsa sanguinaria il giovane Davide non accennando ad allentare il subdolo giogo.
Il movimento dei detenuti palestinesi, a gran voce chiede perlomeno di essere ascoltato, ma la voce flebile viene subito smorzata dall’amministrazione carceraria israeliana oramai padrona delle innocenti vite umane. A due settimane dall’inizio dello sciopero ufficiale della fame che ha visto quasi 6400 prigionieri palestinesi rifiutarsi ogni forma di nutrimento, e ne ha visti molti finire in isolamento, donne e uomini indistintamente, ci si domanda per quanto ancora la situazione soffocante durerà.
La Palestina è al buio e non solo in termini di mancanza della corrente elettrica pregiudicante una condizione di vita dignitosa e il funzionamento degli strumenti nelle strutture ospedaliere, ma è al buio e in un vicolo cieco, almeno finché il mondo non si deciderà a mostrare il suo lato umano assopito e cristallizzato nei reconditi angoli del globo a beneficio degli interessi e timori, ma presente.

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La morte è uguale per tutti

 Sembra quasi che sia scoppiata la terza guerra mondiale, ma solo nei paesi arabi, spinta da quella che ormai è conosciuta come la Primavera Araba. E’ partita dalla Tunisia, per arrivare all’Egitto, alla Libia, alla Siria, dove da un anno ormai sono incessanti i bombardamenti sulla popolazione inerme. I missili lanciati non risparmiano nessuno, donne, uomini, anziani, ma soprattutto bambini. Manifestazioni a sostegno partono da ogni lato del mondo, persino da Gaza. Si, quella Gaza che ha visto devastare il suo piccolo territorio dll’operazione “Piombo Fuso” solo qualche anno fa, e che purtroppo in questi giorni sta subendo nuovamente gli attacchi dei caccia israeliani. Due madri che piangono i loro figli, due paesi devastati dai bombardamenti imperterriti; uno per mano del nemico, l’altro per mano del proprio governo. Non vi è alcuna differenza se poi la morte arriva in un modo cosi atroce, cosi brutale, cosi disumano. In Siria le vittime dopo quasi un anno di manifestazioni pacifiche sono più di 9000; a Gaza l’operazione militare piombo fuso provocò quasi 3000 vittime, numero che è andato via via crescendo in seguito alle operazioni seguenti. Si fa appello al mondo perchè chi di dovere si muova affinchè cessino i bombardamenti in questi due paesi, dove i diritti umani vengono calpestati da ormai troppo tempo, dove la vita umana sembra non avere più quell’importanza naturale che dovrebbe avere.

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News: Gaza è ora sotto attacco

Colpita l’area circostante il Consiglio Legislativo di Gaza, da raid israeliani
3 Martiri nei pressi dell’area sopracitata.
I loro nomi : Fayeq Saad , Rafik Hajaj , Motasem Hajaj

Si aggiungono tristemente alla lista degli assassinati dai raid israeliani verificatisi continuamente da questo pomeriggio

1 Zuhair Qaisi
2 Mahmoud Hanani,
3 Obaid Gharabli
4 Mohammed Harara,
5 Hazem Qraqe
6 Shadi Al Seeqali,
7 Fayeq Saad
8 Rafik Hajaj
9 Motasem Hajaj

Non si hanno notizie certe di un decimo martire .

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